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Il pozzo sacro Sa Mitza de Nieddinu

il pozzo sacro Sa Mitza de Nieddinu, risalente all'Età del Bronzo, è lungo circa 5 metri per un perimetro di diciotto, con una una camera di captazione posta due metri sotto al terreno; a circa un chilometro di distanza si trova il Menhir Casa Cadeddu

Il pozzo sacro Sa Mitza de Nieddinu è una delle testimonianze nuragiche più rilevanti all’interno del comune di Guspini, lungo la strada Statale Sud Orientale Sarda che collega Guspini a San Nicolò d'Arcidano. Risalenti alla tarda Età del Bronzo, queste strutture templari consacrate al culto delle acque sono piuttosto comuni in Sardegna e testimoniano la religiosità viscerale delle popolazioni sarde durante la Civiltà nuragica.

Costituito interamente da rocce basaltiche lavorate con maestria, il pozzo sacro Sa Mitza de Nieddinu è oggi privo delle coperture di cupola e vano scala, originariamente presenti; ciò che resta misura un metro di altezza per un perimetro di circa diciotto, con l’apertura rivolta a settentrione e l'acqua che vi fluisce senza sosta per tutto l'anno. La lunghezza totale del sito è di circa 5 metri.

Nonostante la furia del tempo, il pozzo è ancora in discrete condizioni: il vano scala misura 2,8 m. e si compone di nove gradini che scendono fino alla camera di captazioneidrica, circa due metri al di sotto del terreno. Sostanzialmente intatta, questa è di forma circolare con un diametro di 2,25 metri e costituita da una muratura di conci di trachite. L’area è particolarmente ricca di testimonianze archeologiche: a circa 1 chilometro di distanza si trova infatti il Menhir Casa Cadeddu, alto 1,60 m e disseminato di coppelle.

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