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Eleonora d'Arborea, la principessa guerriera

eleonora d'arborea, nata in Catalogna nel 1347, si autoproclamò Giudicessa di Arborea e occupò il trono che era stato del padre e del fratello fino alla morte avvenuta nel 1404; fra i suoi provvedimenti ci fu l'aggiornamento della celebre Carta de Logu

Tra i personaggi storici più importanti di Guspini e dell’intera Sardegna occidentale non può essere dimenticata Eleonora d'Arborea, passata alla storia per essere stata Giudicessa d'Arborea e per aver aggiornato la Carta de Logu promulgata da suo padre Mariano IV. Nata nel 1347 a Molins de Rei in Catalogna, visse l’infanzia e l’adolescenza nel castello del Goceano ad Oristano; suo padre fu eletto dall’assemblea notabile Giudice di Arborea, ruolo che avrebbe ricoperto fino al 1376.

Si sposò con il vedovo Brancaleone Doria, matrimonio che sancì un’alleanza con la potente dinastia genovese per far fronte al dilagare degli Aragonesi in Sardegna. Alla morte di suo padre divenne Giudice suo fratello Ugone, che però ebbe vita breve; dunque nel 1383 Eleonora scrisse al re Pietro IV una missiva, chiedendogli di riconoscere suo figlio Federico come legittimo successore e inviando suo marito Brancaleone per conferire col monarca.

Le cose non andarono come Eleonora d’Arborea aveva immaginato: Brancaleone fu infatti trattenuto a Barcellona. Per tutta risposta, la principessa guerriera si autoproclamò giudicessa di Arborea, stroncando ogni opposizione interna e richiamandosi all’antica tradizione altomedievale dell’autonomia. Alla fine il re decise che su Arborea avrebbe regnato il nipote di Eleonora, Federico, ma questa ne avrebbe curato la reggenza. La sua politica fu ferma e tesa all’ordine, ma senza sfociare nell’autoritarismo di suo fratello Ugone; quando sembrava che fosse riuscita a domare gli Aragonesi, lo scoppio di un’epidemia di peste la uccise nel 1404.

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