Storia, tradizioni, arte e cultura

Le divinità di Guspini

Sono molti i reperti, le testimonianze e i siti archeologici nel territorio di Guspini. A partire dai menhir della Dea Madre e del Dio Toro...

La Dea Madre e il Dio Toro: campeggiano sulla strada SS126, al km 95, e sono due menhir innalzati a poca distanza dalla chiesa campestre di Sant'Isidoro, nel territorio di Guspini. Hanno una storia vecchia di 8 mila anni. A dimostrare di come la zona sia archeologicamente molto importante.

Le testimonianze nuragiche sono assicurate da Melas, Saurecci, Brunku e s'Orku, il pozzo sacro Sa Mitza de Nieddinu. Ma non è ancora tutto: dobbiamo infatti aggiungere il cerchio megalitico di su corrazzu de is pillonis e una domus de janas, probabilmente del periodo tra il III e il II secolo a.C.

La cultura punica e quella romana hanno lasciato anch'esse un'eredità: vicino agli stagni di San Giovanni e Santa Maria Nabui, infatti, troviamo un importante insediamento, lungo la strada che porta a Sant'Antonio Santadi. La città fenicio-punica di Neapolis, in questo punto preciso, è da diversi anni sottoposta a scavi a cura dell'Università di Sassari.
Sarebbe stata fondata nel V secolo a.C. e occupata dai Romani fin dal 238 a.C. Migliorata con la costruzione delle grandi terme, di cisterne e di strade. Fu abbandonata solo tra il VII e l'VIII secolo d.C.
Di epoca romana pure alcune fonti come 'sa mitza de s'abiu', sulla strada che porta a Neapolis, e 'mitza di Santa Maria', nel centro di Guspini.


Nella foto: i menhir della Dea Madre e del Dio Toro di Guspini (Medio Campidano, Sardegna Sud-Ovest). Da comune.guspini.vs.it.

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