Casa Murgia, tempio della civiltà contadina
Domus Guspini, itinerario che ripercorre tutti gli aspetti della civiltà contadina sarda, ha un caposaldo nella Casa Murgia, storico stabile dell'omonima famiglia che si struttura in tre livelli e contiene anche una cantina colma di vini pregiati e un bunker risalente all'ultimo conflitto
Ripercorrere le tappe del proprio passato è un’operazione spesso
faticosa ma sempre utile per scoprire come si viveva in altre epoche: a Guspini, questo è stato fatto mettendo
in piedi il percorso urbano Domus
Guspini, itinerario che ricostruisce all’interno di abitazioni private i
modi di produzione artigianale di vari prodotti: c’è Casa Agus, dove si lavorava il ferro, le Case a Corte dove venivano
realizzati il formaggio, la lana, il miele e il torrone, il mulino Garau dal
quale usciva grano, la testimonianza storica dell’ex Montegranatico.
C’è poi Casa Murgia, abitazione dedicata alla produzione del vino e dell´olio il cui allestimento
museale ricostruisce tanto la vicenda dei proprietari originari quanto quella
più vasta dell’intera comunità cittadina dei tempi passati, attraverso la
narrazione delle varie fasi del lavoro
nei campi scandite dallo scorrere delle stagioni dell’anno. Nelle stanze dell’abitazione
sarà possibile visitare strumenti e manufatti che non appartengono più da
decenni alla quotidianità delle famiglie italiane.
Caratterizzata da una struttura a corte campidanese, Casa Murgia presenta tre diversi livelli oltre a una cantina dove sono stipati i vini e un bunker fatto erigere dai proprietari durante la Seconda guerra mondiale. Al piano terra i visitatori ammireranno le stanze di rappresentanza, al primo piano verranno illustrate le attività strettamente connesse alla coltivazione, mentre al secondo sarà possibile visionare tutti i cimelipiù intimi della famiglia Murgia, titolare dello stabile fino alla dipartita dell’ultima rappresentante, Caterina, che lo lasciò al Comune.