La chiesa di San Giovanni Bosco a Guspini
costruita nel 1984 alla periferia orientale di Guspini, la chiesa di San Giovanni Bosco presenta uno stile moderno con pareti in cemento grigio; in occasione del venticinquesimo anniversario, don Petronio Floris pubblicò un volume che ripercorreva tutta la sua storia
Le chiese, luoghi sacri per eccellenza, per secoli hanno
avuto una funzione che trascendeva quella prettamente religiosa, rappresentando
un punto di aggregazione e di riferimento per intere comunità. In parte è
ancora oggi così: basti pensare alla funzione sociale di alcune chiese nelle
periferie urbane o in quartieri prevalentemente moderni, sorti nel corso del
Novecento. A Guspini, la chiesa di San Giovanni Bosco Parroco ha
contribuito a fornire un’identità alla periferia orientale del paese.
Situato in via Einaudi nel quartiere di Is Boinargius, questo edificio sacro ha un aspetto smaccatamente
moderno, con le pareti in cemento grigioe il soffitto piatto su cui si erge una croce in metallo; completata nel 1984,
nel 2009 il sacerdote don Petronio
Floris ha pubblicato un volume dal titolo "25 anni di vita. La parrocchia
di S. G. Bosco di Guspini", per celebrare il primo quarto di secolo della
chiesa e mettere per iscritto ricordi e memorie legati a questo quartiere.
Don Giovanni Bosco, nato nel 1915 a Castelnuovo d’Asti, percepì la vocazione a soli nove anni e iniziò a lavorare giovanissimo per mantenersi gli studi; entrato in seminario a Torino nel 1835, divenne sacerdote nel 1841 e si dedicò per tutta la vita ad accogliere giovani disagiati ed emarginati. Nel 1875 e nel 1876 effettuò due spedizioni in Argentina, fondando i Cooperatori. Morì nel 1888 e venne dichiarato beato nel 1929 e santo la mattina di Pasqua 1934.