La Guspinesa, il coltello da tasca simbolo di Guspini
a lama panciuta o quadrata, dal manico d'argento o damasco: è la guspinesa, il coltello di Guspini ambito da turisti e collezionisti
È uno dei prodotti artigianali più ricercati in Sardegna, tanto radicato nella cultura popolare da essere diventato il simbolo di una città: si sta parlando del coltello di Guspini, un temperino da tasca di eccezionale chiamato popolarmente "Guspinesa”. Ne esistono due modelli, il primo dalla lama panciuta e il manico arcuato, il secondo con una lama tronca. I manici sono composti di materiali vari come argento, corno di montone, ottone e persino damasco.
L’abilità e la fantasia dei maestri coltellinai guspinesi hanno da tempo travalicato i confini dell’isola e chi si reca a Guspini è solito prendere una Guspinesa come souvenir. Del resto quest’arte è stata affinata, è proprio il caso di dirlo, nel corso dei secoli di generazione in generazione. Pastori e contadini sono soliti usare i coltelli per svolgere le attività quotidiane legate al loro lavoro. Un tempo anche i minatori usavano questo tipo di coltelli a mo’ di posate per mangiare.
Una curiosità è legata alla Guspinesa a lama mozza: questo coltello a punta quadra è nato all’inizio del Novecento per aggirare una legge che vietava i coltelli dotati di punta. Il design inconfondibile ha fatto sì che questo modello sopravvivesse fino ai giorni nostri. Oggi la lametta mantiene intatto il suo fascino e i collezionisti si recano a Guspini per ammirare e comprare i modelli più vistosi e pregiati per ampliare la propria collezione.