La Sagra del Miele di Guspini 2022 ritorna, è la più antica nel suo genere in Sardegna
Torna a Guspini il 27 agosto 2022, sempre sotto la "regia" della Pro Loco, presso lo straordinario villaggio minerario di Montevecchio, la "Sagra del Miele", che oggi testimonia la generosità di questa terra con i suoi prodotti della natura, con l'esaltazione del gusto di tante varietà di miele che ci inebriano il palato dei profumi e delle essenze della Sardegna, grazie alle api ed alla sapienza dei maestri guspinesi
Guspini è la città delle miniere? Certo! E’ conosciuta per i suoi nuraghi? Come no! E per le mandorle? Di sicuro! Ma Guspini è soprattutto la città del miele e fa parte della rete di altri borghi italiani, chiamata "Le città del miele" che hanno una specifica eccellenza rispetto al mai troppo lodato prodotto delle api. Beh, intanto a fare la qualità ci pensa la natura, così varia, che si allunga sino al mare, lungo la pianura e la macchia mediterranea, coi boschi alle spalle del centro abitato, ad est: l’acacia, il corbezzolo e l’eucalipto sono i punti di sosta delle api, oltre ovviamente alle tantissime essenze che danno vita ai "millefiori”. Il lavoro delle api, si sa, è quello essenziale: sono loro a selezionare, trasportare e produrre. Però subito dopo entra in scena la tecnica dei Guspinesi, ormai maestri di una estrazione a freddo, fatta con la dovuta dolcezza. Mantenere il miele in un locale fresco è una delle chiavi di volta dell’intera procedura, che si allunga per una ventina di giorni, quelli necessari alla separazione naturale di miele e cera. Eccolo qua: ora è pronto ad essere messo in vasetti e fare il giro del mondo.
E la sagra? L’organizza la Pro Loco e si tiene solitamente nel penultimo weekend di agosto, all’interno dello spazio minerario, così da mettere insieme due dei punti di riconoscimento di Guspini. Tanti sono gli appassionati e gli operatori dell’allevamento professionali a partecipare ai concorsi, alle specializzazioni, che la sagra mette in campo e tanti si cimentano nei giudizi del miele monofloreale, quello più raro e difficile, e anche più buono, quello che deve avere alle spalle un territorio molto ben conservato e programmato. C’è, ovviamente il miele alla sagra, fatto da tanti assaggi ma c’è anche la voglia di stare insieme, di mangiare, di gustare le specialità della Sardegna. E c’è pure la voglia di perdersi nel torrone guspinese che prende vita con l’altro prodotto d’eccellenza del territorio, le mandorle. Così l’unione fatta da sapienti mani, dei due prodotti dà vita al torrone guspinese. Una bontà. Provare per credere.