La chiesa di San Pio X a Guspini

A differenza di San Nicolò di Mira e di Santa Maria di Malta, la chiesa di San Pio X a Guspini ha una storia relativamente recente essendo stata concepita dal vescovo di Ales – Terralba, Antonio Tedde, negli anni Cinquanta del Novecento per raggiungere e servire il quartiere Case Popolari, alla periferia della cittadina sarda. A sviluppare il progetto fu l’ingegnere G. Simoncini dell’impresa edile di Antonio Gavino Solinas di Sassari: le prime funzioni religiose vennero officiate nel 1963 dai viceparroci della limitrofa parrocchia di San Nicolò, in una cripta spoglia e priva di ogni arredo, ma già dal 1965 la chiesa poteva ritenersi conclusa e don Fiorenzo Pau venne nominato parroco.

Come è inevitabile, l’edificio ha un aspetto moderno, con una pianta rettangolare e una struttura portante di travi in ferro e cemento; la facciata intonacata in un colore beige è asimmetrica, bassa, preceduta da una corta scalinata e incorniciata da due palme scenografiche. Il portone maggiore, ligneo, introduce all’interno costituito da una navata centrale con volta a botte sostenuta da sette arcate a simboleggiare altrettanti sacramenti. L’altare principale è impreziosito da un affresco sull’ultima cena opera della pittrice Antonella Cappuccio, realizzato in occasione del 40° anniversario della parrocchia e benedetto dal vescovo Monsignor Mario Milano nella primavera del 2007. La mensa occupa una posizione centrale nella chiesa: alla sua sinistra è situato l’altare consacrato all’Immacolata Concezione, mentre a destra troviamo la cappella dedicata al Santissimo Sacramento.